Ricerca Scientifica

RIAPERTURA BANDO “ANAT RESEARCH GRANT 2023”

Riaperto il bando di concorso “ANAT RESEARCH GRANT 2023” per il conferimento di n.1 borse di studio per attività di ricerca scientifica clinica e/o applicata sulla Atassia Telangiectasia. I progetti andranno presentati entro e non oltre 31 Maggio 2023 alle ore 13,00 all’indirizzo segreteria@associazione-at.it.

Ai seguenti link i documenti per la partecipazione.

PUBBLICAZIONE BANDO “ANAT RESEARCH GRANT 2023”

Pubblicato online il bando di concorso “ANAT RESEARCH GRANT 2023” per il conferimento di n.2 borse di studio per attività di ricerca scientifica clinica e/o applicata sulla Atassia Telangiectasia. I progetti andranno presentati entro e non oltre 31 Marzo 2023 alle ore 13,00 all’indirizzo segreteria@associazione-at.it.

Ai seguenti link i documenti per la partecipazione.

ANAT RESEARCH GRANT 2021

Nuove Prospettive di management a distanza: strategie d’interventi multipli in contesti casalinghi nell’Atassia Telangiectasia

Prof. Agata Polizzi, Department of Educational Science, University of Catania, Catania

Area di intervento

Applicazioni cliniche di rallentamento della progressione dell’AT ed attività finalizzate alla riabilitazione, cura e supporto delle persone con AT.

Obiettivi del progetto

L’impiego della Telemedicina è oggi divenuto comune in molte malattie neurologiche, ma ancora diverse malattie rare del sistema nervoso sono carenti in questo campo. Il management delle persone con Atassia Telangiectasia (AT) si basa attualmente su programmi specifici e dedicati di supporto e riabilitazione. Le difficoltà di accesso a centri specialistici per AT però impongono la necessità di strategie alternative. Questo progetto si propone di esplorare in maniera virtuale e nell’ambiente casalingo il movimento, le capacità d’immaginazione cognitiva del movimento, le abilità cognitive e l’affettività in persone affette da AT al fine di migliorare ed approfondire le conoscenze di queste aree d’investigazione proposte e di sperimentare un modello di cura a distanza volto al fine di migliorare la qualità della vita nelle persone con AT.

Zebrafish come modello-malattia per l’Atassia Telangiectasia: uno strumento per identificare potenziali nuove opportunità terapeutiche

Dr. Chiara Gabellini, Institution and address: Department of Biology, University of Pisa, Unit of Cellular and Developmental Biology

Area di intervento

Patofisiologia della AT ed approcci farmacologici disegnati per correggere il gene difettivo o per compensare le sue funzioni mancanti.

Obiettivi del progetto

La difettiva risposta al danno al DNA potrebbe non essere l’unica responsabile del fenotipo neurodegenerativo dei pazienti AT. Dato che la protein-chinasi ATM mantiene l’omeostasi redox attraverso la modulazione dell’autofagia, verrà investigato il ruolo di questo processo nella patogenesi dell’AT, attraverso la caratterizzazione di una linea mutante nel gene ATM in zebrafish. Questo modello-malattia potrebbe supportare l’identificazione di nuove terapie mirate per il trattamento dell’AT.

La localizzazione di p53 al centrosoma come test funzionale per predire la patogenicità di varianti missenso di ATM

Dr. Giulia Federici, IRCCS Regina Elena National Cancer Institute, UOSD of Cellular Networks and Molecular Therapeutic Targets

Area di intervento

Il gene ATM, la cui mutazione è responsabile dell’Atassia-Telangiectasia (A-T), può andare incontro a migliaia di eventi mutazionali diversi. Le mutazioni meglio conosciute sono le nonsenso troncanti che portano alla distruzione della proteina ATM e causano l’A-T (definite quindi varianti patogenetiche). Meno caratterizzate ma più frequenti sono invece le varianti missenso le quali non distruggono direttamente la proteina, inducono effetti meno evidenti sulle funzioni di ATM e la sua stabilità e il loro contributo alla malattia (patogenicità) non è chiaro. Questo pone una sostanziale limitazione all’impatto clinico dell’informazione proveniente dal sequenziamento del gene.

Obiettivi del progetto

Scopo del progetto è validare geneticamente la possibilità di predire la patogenicità delle varianti missenso di ATM attraverso l’utilizzo di un test funzionale da noi sviluppato. Il test misura la localizzazione di p53 ai centrosomi in mitosi (p53-MCL) che dipende da ATM e ne riconosce le varianti patogenetiche. Mediante CRISPR/Cas9 creeremo una collezione di cloni cellulari con diverse varianti missenso di ATM e li useremo per validare le predizioni del test p53-MCL.


ANAT RESEARCH GRANT 2020

Confronto del profilo immunologico, biochimico e genomico tra pazienti con A-T che rispondono agli steroidi e non

Dr. Emilia Cirillo, MD, PhD, Pediatra in servizio presso il Programma di I Livello di Immunologia Pediatrica Diretto dal Prof. Claudio Pignata presso il Dipartimento Materno-Infantile dell’AOU Policlinico Federico II (Napoli)

Diversi studi hanno documentato un effetto benefico del betametasone, un farmaco della famiglia degli steroidi, sui sintomi neurologici e immunologici dei pazienti affetti da Atassia-Telangiectasia. Tuttavia, alcuni pazienti rispondono al trattamento mentre altri non ne hanno beneficio. Lo scopo di questo progetto è quello di studiare in vitro le funzioni e alcuni meccanismi biochimici dei linfociti dei pazienti con Atassia-Telangiectasia, al fine di comprendere meglio la variabilità della risposta al betametasone. In particolare, lo studio si propone di valutare se la variabilità della risposta neurologica agli steroidi è simile al comportamento del linfocita. Inoltre, l’uso di nuove tecnologie “omiche” consentirà una migliore conoscenza dei meccanismi molecolari alla base del diverso effetto del cortisone sui linfociti periferici.

Pubblicati i risultati scientifici dello studio al seguente link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35257272/

La modulazione dell’autofagia come potenziale approccio terapeutico per l’Atassia Telangiectasia

Dr. Venturina Stagni, PhD, Istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR Via Degli Apuli 4 (Roma)

Il futuro sviluppo di terapie a bersaglio molecolare per i pazienti con Atassia-Telangiectasia (AT) dipende fortemente dall’approfondire la conoscenza delle vie di segnalazione cellulare regolate dalla chinasi ATM. L’autofagia è una via di segnalazione cellulare fortemente deregolata nelle malattie neurodegenerative e la riattivazione di una normale funzionalità di questa via sembra alleviare fortemente il fenotipo neurodegenerativo in diverse patologie. Lo scopo di questo progetto è quello di studiare il ruolo della regolazione della via autofagica da parte di ATM nella patogenesi di AT, basandosi sulla letteratura recente che individua un ruolo di tale chinasi nella modulazione di tale via di segnalazione cellulare in risposta allo stress ossidativo. Verrà, inoltre, sviluppato un nuovo modello AT nell’organismo modello Zebrafish (D. rerio) che permetterà futuri esperimenti di ‘drug screening’ di nuovi farmaci per AT in vivo.

I deficit della circuiteria cerebellare precedono la neurodegenerazione nell’Atassia Telangiectasia?

Dr. Eriola Hoxha PhD, Istituto di Neuroscienze Cavalieri Ottolenghi, Regione Gonzole, 10 – 10043 Orbassano (Torino)

La scoperta di fattori legati all’atassia cerebellare di un modello murino della A-T, in una fase precoce della malattia, evidenzia l’importanza di un intervento precoce. Miriamo a trovare deficit cerebellari funzionali che precedono la degenerazione, nel modello murino, responsabili dell’atassia. Ci focalizzeremo nel trovare alterazioni di segnali elettrici, alla base della funzione cerebellare. Forniremo informazioni per affrontare il problema della morte cellulare che è causa dell’atassia.


ANAT RESEARCH GRANT 2019

Progetto “Terapia genica nella-A-T”

Dr. Manuela Pellegrini, IBCN-CNR, Monterotondo, RM

L’Atassia Telangiectasia (A-T) è una malattia genetica rara causata da mutazioni nel gene ATM. Lo scopo del progetto è di inserire una versione corretta del gene ATM mediante strategia lentivirale in cellule umane di pazienti A-T e in cellule progenitrici ematopoietiche di modelli murini che mancano della proteina. Recuperando l’attività di ATM si prevede la reversione dei fenotipi ematopoietici della malattia, aprendo la rotta per una terapia genica nei pazienti A-T.

 

 

Progetto “Metabolismo della glutammina nelle cellule A-T”

Dr. Michele Menotta, Dip. Scienze Biomolecolari, Università degli Studi di Urbino

Recenti studi hanno ipotizzato un possibile ruolo della glutammina nella fisiopatologia della malattia ed un eventuale effetto del desametasone a livello metabolico. Il presente progetto si propone di indagare il ruolo del metabolismo della glutammina nelle cellule AT, a livello basale e in risposta al farmaco. I risultati permetteranno di proporre una terapia a base di desametasone per curare i sintomi neurologici e metabolici.